Benvenuti nel mio sito
Il sito vuole raccontare, anzi ri…raccontare il mestiere dell'insegnante. Navigando nel sito, scoprendo le pagine di attività pensate e prodotte per il lavoro dei bambini, forse, anche i più ritrosi capiscono che fare l’insegnante, la maestra, è qualcosa di più. È qualcosa che si deve oltre che sentire dentro, anche preparare.
Propongo, qui come altrove, alcuni interrogativi che possono contribuire a mettere a fuoco il senso di questa professione (il mestiere di insegnante).
Voglio partire da un’osservazione fondamentale e l’ha suggerita Hannah Arendt:
“L’insegnante si qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire altri in proposito, mentre è autorevole in quanto, di quel mondo, si assume la responsabilità. Di fronte al fanciullo è una sorta di rappresentante di tutti i cittadini della Terra, che indica i particolari dicendo: ecco il nostro mondo”.
Proviamo a scomporne i molteplici aspetti di questa affermazione sotto forma di interrogativi:
- l’insegnante conosce il mondo?
- c’è la disponibilità a conoscere il mondo e la possibilità di farlo?
- ha bisogno di un aiuto esterno?
- quanto è come, di questo, si può portare in classe?
- quanto pesano i ragazzi nella ridefinizione del mestiere di insegnante?
- il nostro mestiere può prescindere da chi ci sta di fronte?
- come si confrontano (incontrano, scontrano) gli insegnanti con le altre figure di riferimento (es. genitori)? Indifferenza? Conflittualità? Condivisione?
- per chi insegna da tanti anni: è cambiato ciò che viene richiesto? È cambiato come?
- chi è oggi il “bravo insegnante”?
Allora si può dire che questo mestiere è ben conosciuto dagli addetti ai lavori, o almeno dalla maggior parte, ma poco conosciuto dagli altri. Degli insegnanti si dice che … hanno tre mesi di vacanza all’anno, … lavorano quattro ore al giorno, … I mezzi di comunicazione, gli istituti di ricerca dedicano poco tempo e poca attenzione alla classe insegnante italiana. Abbiamo letto e ascoltato analisi e riflessioni sull’attività dei docenti, sul loro ruolo, sui loro problemi. Si sono espressi, nei termini più diversi, giornalisti, intellettuali, psicologi, politici e studenti. Chi non ha ancora preso la parola sul proprio ruolo e sul senso della propria professione, siamo proprio noi insegnanti. O meglio la massa silenziosa di noi.
Con questo sito voglio dare visibilità su ciò che significa oggi “insegnare”.
È qualcosa che va oltre le quattro ore, è qualcosa che va oltre i dieci mesi in cui le scuole sono aperte.